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Diana Bracco al convegno “Post Expo – Human Legacy”
Milano, Italia , 15/01/2016
Diana Bracco, in qualità di presidente di Expo 2015 SpA e di commissario generale di sezione per il Padiglione Italia è intervenuta il 14 gennaio al convegno “Post Expo – Human Legacy” organizzato alla Triennale di Milano dall’Università di Milano - Bicocca.
All’evento hanno partecipato tra gli altri Cristina Messa, rettore dell’Università di Milano - Bicocca, Alessandro Balducci, assessore all’Urbanistica, Edilizia Privata e Agricoltura del Comune di Milano, Livia Pomodoro, presidente del Milan Center for Food Law and Policy , Claudia Sorlini, presidente del comitato scientifico per EXPO 2015, Barbara Stefanelli, vicedirettore del Corriere della Sera.
L’iniziativa è stata l’occasione per discutere del lascito umano e culturale di Expo Milano 2015.
“La vera lezione di Expo in termini di legacy culturale è il valore imprescindibile di ricerca e innovazione come motori di sviluppo e chiavi per vincere la sfida delle sostenibilità – ha commentato nel corso della discussione Diana Bracco - Ricerca e innovazione sono state al centro della grande avventura Expo: un’agorà incredibile di confronto e arricchimento tra tutti i Paesi del mondo tra ricercatori, imprese, cittadini e soprattutto giovani e bambini. Visitando i padiglioni di tanti Paesi – ha proseguito la presidente Diana Bracco - ci si rendeva conto che la Ricerca rappresentava un vero fil rouge e che è al centro di tutti i nuovi progetti all’insegna dell’innovazione sostenibile”.
Nel corso del convegno sono stati illustrati i risultati di tre ricerche curate dall’Università di Milano-Bicocca: “Scenari ed eredità”, indagine condotta in collaborazione con il Corriere della Sera, “Abitudini alimentari degli studenti dell’Università di Milano-Bicocca” ed “Expo Milano 2015: l’esperienza dei turisti italiani e stranieri”.
Tra i principali risultati: il 75% degli intervistati ritiene che Expo, su una scala da 0 a 10 sia stato importante 8,13 per Milano; il 58% ritiene che sia stato importante 7,17 e il 43% crede sia stato importante 6,08 per la propria realtà individuale. Sul fronte dell’alimentazione il 35% ha dichiarato un impatto sul proprio vissuto alimentare, in particolare il 22% ha acquisito una maggiore conoscenza della filiera, il 19% fa più attenzione a non sprecare cibo, il 14% magia più cibi a km zero.
Tra gli studenti dell’Università di Milano-Bicocca, inoltre, è emerso che circa il 30% dopo aver visitato l’Esposizione è più attento a non sprecare cibo, osserva con maggiore attenzione etichette e scadenze ed è più interessato alla cucina di altri Paesi.
A margine della presentazione di queste indagini Diana Bracco ha commentato: “L’Expo di Milano è stato uno dei più importanti momenti di education della storia del nostro Paese e ha avuto un enorme ruolo formativo di quella che mi piace chiamare ‘Expo generation’. In particolare – ha proseguito Diana Bracco - il Padiglione Italia con il progetto ‘Vivaio Scuola’ ha favorito un incontro tra i visitatori e le scuole sui temi della corretta alimentazione, della sostenibilità, della food security. Expo ha assolto a una funzione di educazione del consumatore e di formazione delle giovani generazioni e di tutta la società civile alla conoscenza del saper mangiare bene per vivere meglio”.
