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Radiomica: intelligenza artificiale in aiuto alla diagnosi
Napoli, Italia , 28/11/2018
Intelligenza artificiale e big data applicati alla medicina e alla diagnostica per immagini per predire lo sviluppo delle malattie e definire le terapie più efficaci per ogni paziente: per parlare di questa nuova frontiera scientifica il Centro Diagnostico Italiano organizza il convegno “Radiomica: il futuro è qui” in programma a Napoli il 19 novembre presso la Città della Scienza. A questo evento parteciperanno alcuni dei maggiori esperti nazionali e internazionali della radiomica, la disciplina che unisce in diagnostica l’impiego dell'intelligenza artificiale e lo studio delle caratteristiche genetiche della persona.
Tra gli argomenti che saranno presentati nel corso del convegno, di cui era stata fatta un’edizione anche a Milano, vi sono uno studio del Centro Diagnostico Italiano che ha permesso di elaborare: un nuovo modello per capire quali pazienti affetti da neurinoma del nervo acustico, una neoplasia benigna, possono trarre beneficio dal trattamento con la radiochirurgia; un sistema per predire la malignità e il grado di aggressività del tumore della prostata, ancora prima che ne venga eseguita la biopsia; nuovi parametri e strumenti per prevedere la durata delle protesi ortopediche e l'insorgere di infiammazioni che potrebbero renderne necessaria la sostituzione.
Grazie alla radiomica oggi queste informazioni possono essere individuate ed essere utilizzate come strumenti predittivi in molte patologie, e attraverso la medicina personalizzata, trattate con terapie ad hoc, su misura, secondo le caratteristiche genetiche individuali di ogni paziente. “Questa innovazione richiede però un profondo cambiamento della formazione universitaria – afferma il professor Giuseppe Scotti, neuroradiologo del Centro Diagnostico Italiano e coordinatore scientifico del convegno - con un maggiore peso per le materie matematiche e statistiche, e la disponibilità a confrontarsi con altre professionalità, come informatici, ingegneri, fisici, matematici".
L’avvento dell'intelligenza artificiale, del machine learning e del deep learning apre la strada ad una nuova interpretazione della figura del radiologo. Emerge una sempre maggiore attenzione al dato, piuttosto che all’immagine diagnostica, e all’informazione quantificabile gestita dai big data, cervelloni in grado di analizzare contemporaneamente una grande quantità di dati e algoritmi. Il radiologo funge da “cerniera” in questo nuovo sistema d’analisi, fra i medici di altre specializzazioni e nuovi sistemi sempre più automatizzati, guidati da algoritmi complessi che forniscono informazioni diagnostiche integrate e con implicazioni prognostiche e terapeutiche, che comunque necessitano della comprensione dei medici per la gestione della salute dei propri pazienti.
Sempre presso la Città della Scienza di Napoli, fino al 6 gennaio 2019, è allestita la mostra promossa dal Gruppo Bracco "The Beauty of Imaging", che ripercorre la storia della diagnostica per immagini attraverso le sue tappe fondamentali, dallo scopritore dei raggi X Wilhelm Conrad Röntgen alla radiomica.



Bracco WorldWide
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La storia
Il Gruppo Bracco nasce quando nel 1927 Elio Bracco fonda la società italiana prodotti E. Merck.

