Ogni anno, milioni di persone si sottopongono a esami diagnostici con mezzo di contrasto. 

Ma cosa succede a queste sostanze dopo l’esame?

Il progetto Re.Water nasce per rispondere a questa sfida ambientale, grazie a un sistema innovativo sviluppato in collaborazione con l’azienda olandese Zero. Attraverso l’uso di toilette dedicate dotate di filtri speciali, è possibile catturare i mezzi di contrasto direttamente dalle urine dei pazienti, riducendo l’impatto ambientale e recuperando materiali preziosi. Un progetto pilota partirà nel 2025 in alcuni ospedali europei, con l’obiettivo di diventare un nuovo standard di sostenibilità nella diagnostica per immagini.

Perché migliorare la salute delle persone significa anche proteggere la salute del pianeta.