The Bracco Group

 

Diana Bracco, dopo il liceo al Parini di Milano e una laurea in chimica all'Università di Pavia, nel 1966 è entrata nell'azienda di famiglia facendo diverse esperienze fino a diventare nel 1977 direttore generale e dal 1999 amministratore delegato e presidente, prendendo il timone del gruppo dal padre Fulvio. Nel 2001 l'Università di Pavia le conferisce la laurea honoris causa in Farmacia e nel 2004 l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma le riconosce quella in Medicina.

 

 

The Italian Diagnostics Center

 

Diana Bracco è oggi anche Presidente e Amministratore Delegato del Centro Diagnostico Italiano, struttura poliambulatoriale a servizio completo orientata alla prevenzione nata nel 1975. Un'eccellenza nel panorama della sanità lombarda e italiana con sede centrale in via Saint Bon a Milano e con 24 sedi decentrate in città e in Lombardia.

 

 

The Bracco Foundation

 

Ricerca e innovazione ma anche senso del dovere e rigore sono i valori che hanno dato un'impronta decisiva alla carriera di Diana Bracco, che la vede impegnata non solo come imprenditrice, ma anche come mecenate in ambito culturale e sociale attraverso la Fondazione Bracco nata nel 2010.Dal 2007 al 2016 è stata presidente della Fondazione Sodalitas per lo sviluppo dell'imprenditoria nel sociale, organizzazione nata nel 1995 su iniziativa di Assolombarda e un primo gruppo di imprese e manager con l'obiettivo di promuovere la sostenibilità d'impresa in Italia.

 

 

Gli incarichi associativi

 

Seguendo le tradizioni familiari, Diana Bracco ha ricoperto numerosi incarichi nel sistema confindustriale. Oggi è nel direttivo nazionale di Confindustria di cui è stata Vicepresidente per la ricerca e innovazione dal 2008 al 2016, ed è membro dell’Advisory Board del “B20 ITALY 2021” creato da Confindustria nell’ambito del G20 e Ambassador per il Women Empowerment nell’engagement Group B20. È inoltre Presidente del Cluster Nazionale Scienze della Vita - ALISEI.Attualmente è Presidente della Fondazione Giuseppina MAI di Confindustria che promuove e sostiene la ricerca pubblica e privata, incoraggiando la sinergia tra industria, mondo della ricerca e istituzioni.Siede anche nel Consiglio Generale e nel Comitato Esecutivo della Fondazione Fiera Milano.Inoltre, fa parte del Consiglio della Camera di Commercio di Milano, di cui è stata Vicepresidente, e siede nel Consiglio di Amministrazione dell'Università Bocconi di Milano.Dal 2005 al 2009 è stata il primo presidente donna nella storia di Assolombarda, l'associazione degli imprenditori milanesi. In precedenza aveva ricoperto gli incarichi di presidente di Federchimica (dal 2003 al 2005), di vice presidente di Confindustria per l'innovazione e lo sviluppo tecnologico (dal 2000 al 2003) e prima ancora di presidente di Responsible care, il programma volontario di promozione dello sviluppo sostenibile dell'industria chimica mondiale.

 

 

L'impegno per la cultura

 

La sua passione per l'arte l'ha portata, in passato, a far parte dei consigli di amministrazione della Filarmonica della Scala di Milano, del Museo Poldi Pezzoli e, nel 2011, prima italiana nella storia, del Trustee's Council della National Gallery of Art di Washington. Dal 2012 è nel consiglio di amministrazione dell'Accademia della Scala.Tra i riconoscimenti che le sono stati conferiti vi sono, nel 2002, la nomina a Cavaliere del Lavoro e la Medaglia d'oro del Comune di Milano; nel 2004 l'onorificenza "al merito della Repubblica" di Cavaliere di Gran Croce.

 


EXPO 2015

 

Nel progetto Expo Milano 2015, per cui ha rivestito il ruolo di presidente di Expo 2015 SpA e di commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, Diana Bracco ha creduto fin dall'inizio. Come presidente di Assolombarda e presidente della Fondazione Milano per Expo sostenne, infatti, con forza la candidatura italiana al Bureau International des Expositions. In qualità di presidente di Expo ha contribuito con energia e passione al successo della manifestazione che con 21 milioni di visitatori, un terzo dei quali provenienti dall'estero, ha rimesso l'Italia al centro dell'attenzione del mondo dimostrandosi anche una straordinaria piattaforma di business e di relazioni culturali e sociali.

 

 

Padiglione Italia

 

Come commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, Diana Bracco ha avuto la responsabilità, a partire da agosto 2012, dell'intera area espositiva italiana, che copriva un quinto del sito. La mostra di Palazzo Italia, le attrazioni del Cardo e l'Albero della Vita, vera icona dell'Expo, hanno affascinato ed emozionato milioni di visitatori e 62 capi di Stato e Governo che nell'arco dei sei mesi sono venuti all'Esposizione Universale.

 


Women for Expo

 

Diana Bracco come commissario italiano ha deciso di dedicare al progetto Women for Expo uno spazio ad hoc nel cuore di Padiglione Italia, esaltando il ruolo fondamentale che le donne rivestono in ogni parte del mondo, come motore di crescita e di cambiamento.