Presentazione del ritratto “Itō Mancho” di Domenico Tintoretto

Il ritratto Itō Mancho del 1585
accoglie i visitatori del Padiglione Italia all’Expo di Osaka
Il cuore pulsante della partecipazione di Bracco all’Expo di Osaka è il progetto culturale Itō Mancho, che è stato presentato a Padiglione Italia con un convegno scientifico a cui hanno partecipato, oltre a Mario Vattani e a Diana Bracco in video da Milano: Andrea Raos, Direttore Istituto Italiano di Cultura, Rossella Menegazzo, Docente di Storia dell'arte dell’Asia Orientale all’Università degli studi di Milano, Gian Giacomo Attolico Trivulzio, Presidente del Museo Poldi Pezzoli e fondatore della Fondazione Trivulzio, Monsignor Alberto Rocca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Kōso Toshiaki, S.J, Già Cancelliere della Sophia University, Maji Rhee, Dean of the Center for International Education, Waseda University, Takako Tamai, Adjunct Researcher, Aizu Museum Waseda University, Koshiro Sonoda, Direttore dell’Ufficio di Osaka della Prefettura di Nagasaki e Isabella Castiglioni, Docente all’Università degli Studi Milano Bicocca e Direttore di Ricerca, Sviluppo e Innovazione presso il CDI-Centro Diagnostico Italiano.

Il ritratto del giovane Itō Mancho, capo della prima missione diplomatica giapponese inviata in Europa nel Cinquecento, che è di proprietà della Fondazione Trivulzio ed è giunto a Osaka grazie a una partnership con ITA Airways, ha un’importanza artistica e soprattutto simbolica per le relazioni tra Italia e Giappone. La storia del viaggio nel Belpaese di questo ragazzo – dallo sbarco a Livorno, passando per Roma, Venezia, corti, palazzi, dignitari e Papi – è davvero affascinante, e rappresenta uno dei primissimi momenti di contatto “ufficiale” tra la nostra cultura e quella nipponica.

"Possiamo solo immaginare le emozioni che deve aver provato il giovane viaggiatore insieme ai suoi compagni nel vedere con i propri occhi le meraviglie del Rinascimento", afferma Diana Bracco. "Meraviglie che rivivono nel bellissimo concept del nostro Padiglione, realizzato dallo Studio Cucinella e ispirato proprio alla Città Ideale rinascimentale, con il suo teatro, i portici, la piazza e il giardino all’italiana. È bello che a distanza di secoli Itō Mancho faccia ancora da ponte tra le nostre culture e da anfitrione nel grande spazio espositivo di Padiglione Italia".

Fondazione Bracco ha svolto un’articolata campagna di analisi diagnostiche non invasiva multidisciplinare sull’opera curata del team della Prof.ssa Isabella Castiglioni.
Il visitatore potrà ammirare l’opera insieme al videoracconto curato dal team creativo di Mauro Belloni e dei Cromazoo che, posto accanto al quadro, propone al grande pubblico un viaggio sorprendente all’interno del dipinto: grazie alla scienza potremo così penetrare negli strati nascosti dell’opera, sollevando i veli del tempo e scoprendo i misteri dell’arte.
La videoregistrazione del convegno
Il ritratto di Itō Mancho
tra arte, cultura e scienza